Nell’attuale periodo storico, ancor più che in passato, la Corte Costituzionale, attraverso le proprie pronunce, continua a svolgere il ruolo di “centro di un positivo rinnovamento dell'ordinamento giuridico", con "poteri di freno e di propulsione” nel delineare l’effettiva configurazione delle relazioni tra lo Stato, le Regioni e gli Enti locali, nell’assetto policentrico dei poteri tratteggiato dalla riforma del Titolo V della Costituzione del 2003.
La Direzione Centrale per gli Uffici territoriali del Governo e per le Autonomie locali ha, pertanto, ritenuto utile avviare uno studio che, partendo dall’esame del provvedimento legislativo statale o regionale, attraverso l’eventuale impugnativa, ai sensi dell’articolo 127 della Costituzione, sino alla pronuncia costituzionale, avesse il proprio “focus” nei principi e nei criteri interpretativi, desumibili dall’orientamento della giurisprudenza costituzionale, di particolare interesse per il mondo delle autonomie.
L’iniziativa, si colloca nel solco già tracciato dai progetti finalizzati a fornire agli addetti ai lavori utili chiavi di lettura nelle materie attribuite dall’art.117 della Costituzione allo Stato e alle Regioni, terreno di confronto legislativo e istituzionale.