Consiglio di Stato, Sez.III - Sentenza del 7 novembre 2017, n.5143

Territorio e autonomie locali
7 Novembre 2017
Categoria 
13 Attività contrattuali della P.A.13.05 Provvedimenti interdittivi antimafia
Principi enucleati dalla pronuncia 

Le relazioni parentali possono fondare la legittima adozione dell'informativa antimafia, allorquando gli intrecci familiari siano plurimi e riconducano ad esponenti di spicco di pericolose organizzazioni malavitose, in un contesto geografico a forte presenza di clan familiari legati con la camorra e con attività economiche di specifico interesse per i sodalizi criminali. In tali ipotesi, detti intrecci espongono potenzialmente l'impresa all'influsso del clan di riferimento e possono determinare fatalmente, se non un coinvolgimento diretto, sicuramente un forte condizionamento nelle scelte e negli indirizzi societari; non si tratta quindi solo di un legame parentale, ma del contesto geografico e socio-economico in cui tale legame viene a radicarsi, tale da determinare un quadro indiziario significativo che ragionevolmente sconsiglia la instaurazione di un rapporto di collaborazione della ditta interessata con la amministrazione; le informative prefettizie in materia di lotta antimafia, in quanto afferenti alla prevenzione del crimine e al contrasto amministrativo preventivo delle organizzazioni di criminalità organizzata, possono essere fondate su fatti e vicende aventi valore meramente sintomatico e solo indiziario, giacché mirano alla prevenzione di infiltrazioni mafiose e criminali nel tessuto economico imprenditoriale.