Il decreto di scioglimento di un consiglio comunale per infiltrazioni mafiose, pur non configurandosi a guisa di atto politico, non è neanche una sanzione vera e propria , tale da richiedere, quindi, un’istruttoria procedimentale tipizzata “ ex lege” e apposite garanzie, implicando piuttosto il riconoscimento di un’ampia discrezionalità in ordine alla rivelazione ed alla valutazione dei presupposti, anch’essi non tipizzati, con riferimento a specifici fatti/atti giuridici, ma espressi invece in termini di comportamenti complessivi e di situazioni soggettive tali da determinare il pericolo di gravi disfunzioni sia all’interno dell’ente locale, sia all’esterno, sul piano dell’ordine e delle sicurezza pubblica.