Corresponsione buoni pasto dipendenti che, per impegni elettorali (referendum popolari) hanno prestato servizio da mattino a sera – Applicabilità combinato disposto art. 46, comma 2, e art. 45, comma 2, C.C.N.L. del 14.9.2000.
E' stato posto un quesito da un U.T.G. in ordine alla richiesta di un Comune di voler corrispondere due buoni pasto ai dipendenti che, in occasione degli impegni elettorali del giorno 15.6.2003, hanno prestato servizio dalla mattina fino alle 22,30 di sera, chiedendo un parere in merito.
Al riguardo, si fa presente che dal combinato disposto dell'art. 46, comma 2, e dell'art. 45, comma 2 del C.C.N.L. del 14.9.2000, si evince chiaramente che i lavoratori hanno titolo, ad un buono pasto per ogni giornata effettivamente lavorata, prestazione che, peraltro, deve essere resa dal mattino con prosecuzione nelle ore pomeridiane, con una pausa non superiore a due ore e non inferiore a trenta minuti.
Si fa rilevare peraltro, che l'art. 38, comma 6, del medesimo contratto, tabilisce che la prestazione individuale di lavoro a qualunque titolo resa non può, in ogni caso superare, di norma, un arco massimo giornaliero di 10 ore.
Conformemente l'A.R.A.N., con parere del 4.11.2002 ha espresso il seguente orientamento: '.il dipendente ha diritto, nel rispetto della specifica disciplina sull'orario adottato dall'ente, ad un buono pasto in ogni giornata in cui presti (effettivamente) attività lavorativa al mattino con prosecuzione nelle ore pomeridiane, con una pausa non superiore a due e non inferiore a trenta minuti. Solo la sussistenza di dette condizioni legittima la corresponsione di un buono pasto, con la conseguenza che nessun rilievo può attribuirsi al fatto che il dipendente (che abbia già maturato il diritto ad un buono pasto) presti attività lavorativa, dopo un'ulteriore pausa, anche nelle ore serali.'
