La natura regolamentare dell'ordinanza impugnata emerge incontestabilmente dal suo contenuto che, lungi dal porsi come atto unico che regolamenta un singolo evento od una manifestazione per un periodo di tempo, contiene piuttosto una disciplina generale ed astratta per regolamentare in modo generale ed astratto le manifestazioni (qualunque manifestazione) sonore autorizzate in quella zona del territorio comunale; in tal senso è l'inciso dell'atto impugnato che è dichiaratamente adottato "nelle more della redazione ed approvazione di un più complessivo regolamento che disciplini la presente materia, a far data dal dì odierno al 30 settembre e per gli anni successivi dal 1° giugno al 30 settembre e fino a revoca della presente". Correttamente sul punto i primi giudici hanno rilevato che il sindaco non ha competenza ad adottare un atto regolamentare, competenza che, anche alla luce della legge regionale n.23/2007 (artt.7, comma 5, e 6, comma 2), è da considerarsi attribuita agli organi consiliari, essendo previsto che i comuni (e non i sindaci) possano prevedere norme che disciplinano lo svolgimento di attività temporanee sul proprio territorio e che "adeguano i regolamenti locali di igiene e sanità, di polizia municipale, edilizio, prevedendo apposite norme di tutela contro l'inquinamento acustico, nel rispetto della normativa statale e regionale vigente.". Ciò esclude anche la fondatezza del richiamo all'art.50 del D.Lgs. n.267 del 2000 (oltre che all'art.54, come già rilevato).
Consiglio di Stato, Sez.V - Sentenza del 12 giugno 2017, n.2799
Territorio e autonomie locali
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03 Organi›03.01 Sindaco e presidente della Provincia (Competenze ex art.50 TUEL e attribuzioni ex art.54 TUEL)›03.01.01 Ordinanze sindacali contingibili ed urgenti ex artt.50 e 54 T.U.E.L..
Principi enucleati dalla pronuncia