Consiglio di Stato - Sez. III, Sentenza dell'11 giugno 2018, n.3495

Territorio e autonomie locali
11 Giugno 2018
Categoria 
15 Controllo sugli Organi15.02 Scioglimento dei Consigli Comunali e Provinciali per infiltrazione della criminalità organizzata

Risorse collegate

Principi enucleati dalla pronuncia 

Articolo 143 TUOEL - Scioglimento dei consigli comunali e provinciali conseguente a fenomeni di infiltrazione e di condizionamento di tipo mafioso o similare.

Estratto/Sintesi: 

 L’(accertata) illegittimità del provvedimento di scioglimento del Consiglio comunale è di per sé insufficiente al fine della ravvisabilità dell’indispensabile presupposto della colpa dell’Amministrazione. E ciò perché, in primo luogo, va tenuto conto delle caratteristiche di quel provvedimento, conclusivo di un procedimento così complesso e articolato e basato su valutazioni altamente discrezionali di elementi e fatti anche avulsi da singoli addebiti personali o da risultanze e indagini penali, talvolta non univoci ma che nel loro insieme evidenziano, per il loro valore indiziario, un plausibile quadro sintomatico, nella realtà contingente del momento, della infiltrazione mafiosa e dell’assoggettamento/condizionamento dell’amministrazione comunale, come emerge da un controllo di natura preventiva e che giustifica un intervento rapido e deciso. Ne consegue che risulta “indubbia” l’insussistenza della colpa dell’Amministrazione, il cui comportamento deve essere valutato nella contingenza e nella doverosità di sovvenire a esigenze di celerità, quindi al momento dell’emanazione del provvedimento, e non emergono elementi che denotino mala fede o gravi irregolarità o riprovevoli o poco commendevoli mancanze né un manifesto intendimento volto a “nuocere” l’interessato, posto che il provvedimento non intende reprimere la posizione dei singoli ma salvaguardare la P.A..
La ratio sottesa al provvedimento di scioglimento del Consiglio comunale è quella di offrire uno strumento di tutela nei confronti del controllo e dell’ingerenza delle organizzazioni criminali sull’azione amministrativa degli enti, in presenza anche di situazioni estranee all’area propria dell’intervento penalistico o preventivo nell’evidente necessità di evitare, con immediatezza, che l’Amministrazione locale rimanga permeabile all’influenza della criminalità organizzata per l’intera durata del suo mandato elettorale.