Pareri

Raccolta di pareri espressi da questo Dipartimento nelle materie di propria competenza, in particolare in materia di Enti locali.

In evidenza

parere
parere
parere
parere

La raccolta

Area tematica

Categoria

Data

Reset

Parere
8 Agosto 2007
Territorio e autonomie locali

Trattamento economico attività prestata giorno festivo-riposo compensativo - Corretta applicazione art. 24, commi 1 e 2, CCNL 14.9.2000 (modificato art. 14, CCNL 5.10.2001) - Imputabilità o meno (relativi oneri) rispettivamente carico capitolo spesa trattamento economico fondamentale e fondo ex art. 14, CCNL 1.4.1999 (lavoro straordinario).

Parere
3 Agosto 2007
Territorio e autonomie locali

Ai sensi dell’art. 65 D.Lgs.267/2000, la carica di sindaco di un comune compreso nel territorio della regione è incompatibile con la carica di consigliere regionale.
Alla luce di un recente orientamento giurisprudenziale, secondo il quale le disposizioni in materia di ineleggibilità ed incompatibilità possono essere interpretate in senso “estensivo” rispetto alla mera "littera legis" (C.Cass. 5449/2005), si ritiene che il citato art. 65 TUOEL possa trovare applicazione anche nei confronti del consigliere regionale supplente. Questi, infatti, pur essendo precario per fatto altrui, durante il periodo di supplenza, sostituisce il consigliere ordinario sospeso e, pertanto, seppure temporaneamente, è consigliere regionale.
D’altronde, gli stessi artt. 121, 122 e 123 Cost., nella parte in cui configurano la composizione del consiglio regionale, non distinguono categorie a status differenziato di consiglieri regionali.

Parere
3 Agosto 2007
Territorio e autonomie locali

L’art. 61 comma 1bis D.Lgs. 267/2000 prescrive che non può ricoprire la carica di sindaco colui che ha ascendenti o discendenti ovvero parenti o affini fino al secondo grado che coprono il posto di appaltatore di lavori o di servizi comunali. La citata disposizione, come è evidente, non contiene alcun richiamo agli appalti di forniture.
Al riguardo, la giurisprudenza, riconoscendo il diritto di elettorato passivo quale diritto politico fondamentale, annoverabile tra quelli inviolabili, garantiti dall’art. 2 Cost., sostiene la necessità che il legislatore tipizzi con precisione i requisiti di eleggibilità, al fine di evitare situazioni di incertezza che potrebbero incrinare la pari capacità elettorale passiva dei cittadini (C. Cost. sentt. 166/1972, 44/1997 e Cass. Civile sent. 11959/2003).
Pertanto, nel caso in esame, considerato che un affine di un sindaco ha eseguito in favore dell’ente locale soltanto una fornitura di prodotti, si ritiene che non si realizzi per il sindaco la causa di incompatibilità, di cui all’art. 61, comma 1bis TUOEL. Resta, comunque, ferma per tutti gli amministratori locali l’osservanza dei principi di cui all’art.78, commi 1e 2 del citato testo unico.

Parere
2 Agosto 2007
Territorio e autonomie locali

LA RICHIESTA DI RATEIZZAZIONE BIENNALE DA PARTE DEL CONSIGLIERE COMUNALE E' SOLTANTO UNA MODALITA' DI PAGAMENTO, FINO A QUANDO NON RISULTA VERSATA L'ULTIMA RATA PREVISTA DAL PIANO DI RATEIZZAZIONE, NON PUO', IN ALCUN MODO, CONSIDERARSI ESTINTO IL DEBITO E DI CONSEGUENZA RISULTA SUSSISTENTE LA CAUSA DI INCOMPATIBILITA'.

Parere
2 Agosto 2007
Territorio e autonomie locali

Incompatibilità di un consigliere comunale ai sensi dell’art.63, comma 1, n.5 D.Lgs. 267/2000.

Parere
18 Luglio 2007
Territorio e autonomie locali

L'ART. 63, COMMA 1, N.4 TUOEL PREVEDE LA CAUSA DI INCOMPATIBILITA' PER LITE PENDENTE PER IL SINDACO, PRESIDENTE DELLA PROVINCIA, CONSIGLIERE COMUNALE, PROVINCIALE E CIRCOSCRIZIONALE, PARTI DI UN PROCEDIMENTO CIVILE O AMMINISTRATIVO PENDENTE NEI CONFRONTI DELL'ENTE DI RIFERIMENTO. LA CITATA NORMA DISPONE, ALTRESI', CHE LA PENDENZA DI UNA LITE IN MATERIA TRIBUTARIA OVVERO DI UNA LITE PROMOSSA AI SENSI DELL'ART. 9 TUOEL NON DETERMINA L'INCOMPATIBILITA'.

Parere
18 Luglio 2007
Territorio e autonomie locali

In merito all’eventuale sussistenza della causa di incompatibilità di cui all’art. 63, comma 1 n. 4 D.Lgs.267/2000, nei confronti di un consigliere comunale che ha una lite pendente innanzi al TAR, in qualità di presidente di un comitato di cittadini per la tutela ambientale, si rappresenta che la disposizione in oggetto prevede tale incompatibilità, tra l’altro, per il consigliere comunale parte di un procedimento civile o amministrativo pendente nei confronti dell’ente di riferimento.
In siffatte ipotesi è necessario che sia iniziato un giudizio civile o amministrativo e che in esso il comune e l’eletto siano parti contrapposte.
Nel caso in esame, inoltre, non ritenendosi l’azione del comitato, presieduto dal consigliere comunale, un’azione popolare “sostitutiva” riconducibile all’art. 9 TUOEL, si ravvisa nei confronti del suddetto consigliere la causa di incompatibilità di cui all’art. 63, comma 1 n. 4 TUOEL.

Parere
13 Luglio 2007
Territorio e autonomie locali

Nel caso in esame, il sindaco di un comune evidenzia che tre ex amministratori hanno percepito le indennità di funzione per intero, senza che si fosse proceduto al loro dimezzamento, come, invece, previsto dall’art. 82 TUOEL per i lavoratori dipendenti che non hanno chiesto l’aspettativa.
Si precisa al riguardo che il Segretario generale dell’Autorità di Bacino, funzione ricoperta dall’ex sindaco, ai sensi della normativa regionale di riferimento, è uno degli organi necessari della stessa autorità e, in quanto tale, non può essere collocato in aspettativa, potendo solamente dimettersi ed essere sostituito.
Si aggiunge, inoltre, che le indennità per i componenti della giunta, sebbene non dimezzate, non risultano adeguate con apposita delibera della giunta medesima, come contemplato dall'art. 82 comma 11 TUOEL

Parere
13 Luglio 2007
Territorio e autonomie locali

Preliminarmente si rappresenta che, ai sensi dell’art. 63 comma 1 n. 2 D.Lgs.267/2000, non può ricoprire la carica di consigliere comunale colui che, come titolare, amministratore, dipendente con poteri di rappresentanza o di coordinamento ha parte, direttamente o indirettamente, in servizi, esazioni di diritti, somministrazioni o appalti, nell’interesse del comune.
Nel caso in esame, un consigliere comunale ricopre la carica di presidente di un consorzio con attività esterna, " ...per l’attuazione e la realizzazione, per conto delle imprese consorziate, di un PIP”. Con apposita convenzione sono stati disciplinati i rapporti tra il comune di appartenenza del consigliere comunale ed il suddetto consorzio ai fini dell’attuazione del citato piano per insediamenti produttivi.
Alla luce della giurisprudenza costituzionale secondo la quale, fermo il divieto di interpretazione analogica in materia di ineleggibilità e di incompatibilità, le relative disposizioni possono essere interpretate in senso “estensivo”, sembra potersi desumere, nel caso in esame, l’esistenza tra il comune ed il consorzio di un rapporto contrattuale-sinallagmatico, funzionalmente assimilabile alla nozione di servizi di cui all’art. 63, comma 1 n. 2 TUOEL. Ne consegue che potrebbe configurarsi nei riguardi del consigliere de quo la causa di incompatibilità, prevista dalla richiamata disposizione del testo unico degli enti locali.

Parere
11 Luglio 2007
Territorio e autonomie locali

Nel caso in cui non vi sia accordo fra i membri di un gruppo consiliare - nell'ambito di un Municipio - sulla designazione del Presidente del Gruppo consiliare, si deve fare riferimento alla normativa regolamentare comunale - che nella fattispecie prevede in caso di parità la scelta per il candidato che abbia riportato la maggiore cifra di preferenze individuali - e che tale cifra debba essere riferita esclusivamente ai voti di preferenza ottenuti in qualità di candidato al consiglio senza alcuna imputazione dei voti ottenuti in qualità di aspirante Presidente.

Parere
11 Luglio 2007
Territorio e autonomie locali

Circa la corretta modalità di individuazione del presidente di un gruppo consiliare in un municipio di un comune, nel caso di mancato accordo sulla sua designazione, si fa presente che, nel caso di specie, il regolamento del consiglio comunale, a cui il regolamento municipale rimanda per i casi non previsti, stabilisce che ciascun gruppo procede alla elezione del proprio presidente, disponendo che, in caso di parità di voti, risulta eletto il consigliere che abbia riportato la maggiore cifra di preferenze individuali nelle ultime elezioni comunali.
In tal modo, si è inteso far riferimento alle sole preferenze individuali, ottenute dal candidato alla carica di consigliere e non anche ai voti conseguiti dalla propria lista, atteso che, di norma, i consiglieri, aderenti al medesimo gruppo consiliare, si sono candidati nella stessa lista elettorale.

Parere
10 Luglio 2007
Territorio e autonomie locali

Materie sulle quali le commissioni consiliari di cui, all’art. 38 comma 6 del TUOEL, possono esprimere parere

Parere
9 Luglio 2007
Territorio e autonomie locali

Relativamente alla possibile applicazione ad un consorzio delle norme relative al patto di stabilità di cui all’art. 1 comma 676 e ss. della legge n. 296/2006 (finanziaria 2007), si rappresenta che, secondo l’art. 1 comma 676, le province ed i comuni con popolazione superiore a 5.000 abitanti concorrono alla realizzazione degli obiettivi di finanza pubblica per il triennio 2007-2009, con il rispetto delle disposizioni di cui ai commi da 677 a 695.
Ciò posto, considerato che il suddetto articolo non menziona i consorzi tra gli enti che devono concorrere alla realizzazione degli obiettivi della finanza pubblica per il triennio menzionato, si ritiene che tali enti siano esentati dall’osservanza della normativa relativa al patto di stabilità.
In merito alla eventuale riduzione del numero dei componenti del collegio dei revisori, si osserva che l’art. 1 comma 732 della finanziaria 2007 ha modificato il comma 3 dell’art. 234 del D.Lgs. 267/2000, estendendo la previsione di un solo revisore nei confronti dei comuni con popolazione inferiore ai 15.000 abitanti. L’art. 234 TUOEL non ha apportato alcuna novità per quanto riguarda la composizione degli organi di revisione economico-finanziaria delle comunità montane e delle unioni di comuni, mantenendo la previsione di un solo revisore. I consorzi, peraltro, non vengono menzionati. Qualora l’ente in questione intenda adeguarsi ai limiti previsti per le comunità montane e per le unioni di comuni può, comunque, operare discrezionalmente indipendentemente dalle modifiche introdotte dal comma 732 precedentemente indicato.
Da ultimo, si rileva che la determinazione del numero dei componenti del consiglio di amministrazione rientra nell’ambito dell’autonomia statutaria, attribuita ai consorzi dall’art. 31 commi 2 e 3 TUOEL.

Parere
4 Luglio 2007
Territorio e autonomie locali

In merito alla possibilità per un sindaco, nominato presidente del consiglio di una comunità montana, di cumulare i permessi di assentarsi dal lavoro previsti dall’art.79 TUOEL, è opportuno rilevare che il legislatore, nell’individuare i soggetti titolari di permessi e licenze, non detta alcuna previsione circa il cumulo degli stessi.
Si ritiene, pertanto, che all’amministratore spettino i permessi specificamente disciplinati dall’art. 79 comma 1 TUOEL, rispettivamente per la carica di sindaco e presidente del consiglio di una comunità montana, salvo che si verifichi una coincidenza delle convocazioni dei due organi rappresentativi nella stessa giornata. L’interessato può, inoltre, avvalersi dei permessi di cui ai commi 3 e 4 del citato art.79, per la carica di sindaco, nonché degli ulteriori permessi non retribuiti di cui al successivo comma 5, sia per la carica di sindaco che per quella di presidente dell’ente montano.
Resta fermo l’obbligo del lavoratore di documentare, con apposita certificazione, i permessi di cui ha usufruito.

Parere
4 Luglio 2007
Territorio e autonomie locali

In merito alla possibilità per un dipendente della P.S. di ottenere il trasferimento ai sensi dell’art.78 comma 6 TUOEL, in quanto nominato dal sindaco del comune di residenza componente del consiglio di amministrazione di un consorzio di cui il comune fa parte, si rappresenta che la norma in questione non introduce un titolo di preferenza per il trasferimento del lavoratore, limitandosi ad affermare criteri di priorità nella disamina dell’istanza di avvicinamento al luogo di svolgimento del mandato da parte del datore di lavoro.
Si precisa, altresì, che, essendo “ i componenti degli organi dei consorzi tra enti locali” ricompresi nell’elenco degli amministratori locali ex art. 77 comma 2 TUOEL, non risulta indispensabile la qualifica di consigliere comunale per la nomina del rappresentante del comune nell’ambito del consorzio.

Parere
28 Giugno 2007
Territorio e autonomie locali

La possibilità di procedere al rimborso delle spese legali sostenute da soggetti sottoposti al giudizio della Corte dei Conti, da parte delle amministrazioni di appartenenza, è specificamente prevista dal comma 2bis art.3 D.L.543/96, introdotto dalla legge di conversione n.639/96.
Tale norma prevede, per la praticabilità del rimborso, l’espletamento di un procedimento giudiziario contabile concluso, definitivamente, con una formula ampiamente assolutoria che escluda completamente la responsabilità dei convenuti, sotto il profilo soggettivo ed oggettivo.
Si reputa, altresì, necessaria l’assenza di un conflitto d’interessi, tra l’attività dell’amministrazione e la condotta dell’amministratore da valutarsi ex post, a conclusione del procedimento (Corte di Cassazione sez.I sent. n.15724/2000 e n.54/2002).

Parere
13 Giugno 2007
Territorio e autonomie locali

- Art. 38, comma 8, del decreto legislativo n. 267/2000:regolarità delle dimissioni rese da un consigliere comunale

Parere
8 Giugno 2007
Territorio e autonomie locali

L’esame della questione della compatibilità tra la carica di consigliere comunale e quella di componente del consiglio di amministrazione di una società a responsabilità limitata, costituita per lo svolgimento dei servizi pubblici locali, controllata da una S.p.A. di cui il comune detiene una minima parte del capitale, non può prescindere dalla preventiva disamina del rapporto intercorrente tra l’ente locale e la S.p.A.
In proposito, l’art. 63 TUOEL stabilisce che non può ricoprire cariche elettive locali l’amministratore o il dipendente con poteri di rappresentanza o di coordinamento dell’ente, istituto o azienda soggetti a vigilanza da parte del comune (art.63 comma 1 n.1) o che abbia parte in servizi, esazione di diritti, somministrazioni o appalti nell’interesse del comune (art. 63 comma 1 n. 2).
Per quanto concerne l’aspetto della vigilanza, con una innovazione legislativa (decreto-legge 30 giugno 2005 n.115, coordinato con le modifiche introdotte dalla legge di conversione 17 agosto n.168) l’art. 63 comma 1 n.1 dispone che sia necessaria una partecipazione almeno del 20% del comune all’ente, istituto, azienda sottoposti a vigilanza.
Quanto alla posizione del consigliere che rivesta la carica di membro del consiglio di amministrazione di una società che effettua appalti e servizi nell’interesse del comune, presa in considerazione dall’art. 63 comma 1 n. 2, si richiama la consolidata giurisprudenza della Corte di Cassazione. La Suprema Corte ha, infatti, precisato che la disposizione in esame intende evitare il conflitto, anche potenziale, tra l’interesse che il soggetto deve tutelare in quanto amministratore dell’ente-gestore del servizio e l’interesse che deve salvaguardare come consigliere del comune-fruitore di quel servizio.

Parere
8 Giugno 2007
Territorio e autonomie locali

Possibilità di cumulare i permessi previsti dall'art.79 D.Lgs.267/2000, per il sindaco che ricopre anche la carica di assessore all'unione dei comuni.

Parere
8 Giugno 2007
Territorio e autonomie locali

Dalla formulazione dell’art. 79 TUOEL si evince un vuoto normativo, in ordine ai permessi spettanti ai consiglieri circoscrizionali di comuni con meno di 500.000 abitanti. Per quelli con popolazione superiore ai 500.000 è, infatti, espressamente previsto il diritto di assentarsi dal servizio per l’intera giornata in cui sono convocati i consigli.
Invero, non prevedere per i suddetti consiglieri il diritto di assentarsi dal servizio per la durata della seduta del consiglio circoscrizionale, così come, invece, disposto per i componenti degli organi esecutivi degli stessi consigli, non risulta in linea con l’art. 51 comma 3 Cost., che afferma il diritto di chi è investito di pubbliche funzioni di disporre del tempo necessario per il loro espletamento.
Si ritiene, comunque, che il comune, cui l’art.17 del citato testo unico demanda la definizione dell’assetto organizzativo delle circoscrizioni, possa provvedere a disciplinare i suddetti permessi, con norme statutarie e regolamentari.