Diritto di accesso
Nell'ipotesi in cui vengano richiesti esposti e denunce, con l'indicazione dei relativi autori, l'Amministrazione è tenuta ad operare un bilanciamento tra la tutela della riservatezza e il diritto di accesso: l'orientamento prevalente riconosce all'interessato l'accesso integrale agli atti contenenti le dichiarazioni rese nei suoi confronti, ma non il diritto "incondizionato" a conoscere anche le identità degli esponenti. L'esigenza di garantire la tutela alla riservatezza di quest'ultimi diviene recessiva solo laddove il richiedente l'accesso dimostri un interesse concreto ed attuale ad entrare in possesso di quegli specifici dati per conclamate esigenze difensive (cfr. Cons. St.-sez.VI, 09.02.2011, n.895; Cons. St.-III, 21 gennaio 2021, n.642, che ha precisato che "l'anonimato dei segnalanti assume sicura preminenza quando una domanda di accesso non consente di cogliere le esigenze di difesa per il cui soddisfacimento è formulata, dovendosi in tal caso assicurare la riservatezza a coloro che abbiano reso dichiarazioni in seno al procedimento ispettivo esponendosi a potenziali rischi").