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Consiglio di Stato, sez.IV - Sentenza del 13 gennaio 2025, n.179

Territorio e autonomie locali
Categoria
18.03 Diritto di accesso
Principi enucleati dalla pronuncia

Abuso dell'accesso civico generalizzato

Estratto/Sintesi

Il Collegio rileva che, pur costituendo l'accesso civico generalizzato uno strumento di tutela dei diritti fondamentali dei cittadini e di promozione della loro partecipazione all'attività amministrativa, nondimeno esso non può essere impiegato in maniera distorta e divenire causa di intralcio all'azione della pubblica amministrazione. Al riguardo, il Consiglio di Stato, riunito nella sua più autorevole composizione, ha individuato nel divieto di abuso del diritto un limite invalicabile rispetto al possibile utilizzo distorto dell'accesso civico generalizzato (cfr. Consiglio di Stato, adunanza plenaria n.10/2020). Secondo la definizione più accreditata anche in giurisprudenza (a partire dalla sentenza della Cassazione 20106/2009), l'abuso del diritto è configurabile allorché il titolare di un diritto (anche fondamentale come ricorre nel caso in esame), pur in assenza di divieti formali, lo eserciti al fine di conseguire risultati diversi ed ulteriori rispetto a quelli per i quali il diritto è stato attribuito dall'ordinamento e/o con modalità non necessarie ed irrispettose del dovere di correttezza e buona fede causando uno sproporzionato ed ingiustificato sacrificio della controparte contrattuale, al fine di conseguire risultati diversi ed ulteriori rispetto a quelli per i quali quei poteri o facoltà furono attribuiti.